Scopri i sei modi per evitare la carie a tuo figlio.

Dovete sapere che la diffusione della carie è del 22% nei bambini di quattro anni, ma sale fino al 42% ai 12 anni.
UN BAMBINO ITALIANO SU CINQUE HA UNA CARIE SUI DENTI DA LATTE!

Nel 2019 E’ stata condotta una ricerca dagli studiosi del Dipartimento di odontoiatria materno-infantile dell’Istituto Stomatologico Italiano, guidato da Luigi Paglia Presidente di allora della SIOI, tra le più importanti per numero di soggetti coinvolti (3000 bambini )e la prima su soggetti da 0 mesi effettuata in Italia.
I dati raccolti dicono che Solo il 30 per cento dei bimbi è risultato essere stato sottoposto a visita odontoiatrica. (E’ consigliabile che la prima visita odontoiatrica venga fatta indipendentemente dalla presenza o meno di problematiche dentali
INOLTRE Solo il 46 per cento dell’intero campione, ha iniziato ad usare spazzolino e dentifricio dopo il primo anno di vita. Tra gli altri risultati (ndr) , l’81,2 % dei genitori non giudicavano la carie come malattia infettiva e ignoravano i principi di trasmissione verticale e orizzontale della malattia cariosa.
Infine La prevalenza della malattia cariosa in base alla ricerca condotta dalla SIOI aumenta significativamente con l’età passando dal 2.9 % nei bambini da 0 a 23 mesi al 6.2 % nei bambini dai 24 ai 47 mesi per superare il 14 % nei bambini dai 48 ai 71 mesi . A 12 anni la prevalenza supera il 40 % .

da Un altro recente studio del Dipartimento di Salute Pubblica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina di Debrecen in Ungheria, risulta che una prevenzione efficace DEVE includere i genitori. Per questo motivo nella puntata di oggi voglio suggerirvi i sei migliori metodi per evitare la carie ai vostri figli.

Il primo suggerimento riguarda un pilastro in questo ambito ovvero l’igiene alimentare. Prevenire è meglio che curare ed è bene partire dall’alimentazione, è necessario quindi assimilare cibi che contengano calcio e fluoro.

Maggiore è la frequenza di assunzione di cibi e di alimenti ricchi di zuccheri, maggiore sarà anche il rischio di carie. A questo proposito, gli iscritti alla mia newsletter potranno accedere ad un diario alimentare completo con cui tenere sotto controllo la qualità e la frequenza dei pasti.

Gli zuccheri vanno ridotti, è necessario lavarsi i denti dopo la loro assunzione, ma è assolutamente da evitare (e su questo non dovete transigere) l’utilizzo di biberon con bevande zuccherate e quello di ciucchi intinti nel miele prima di andare a dormire.

il secondo punto riguarda l’igiene orale domiciliare, intesa come l’utilizzo di spazzolino e filo. Questa va effettuata dai genitori dalla nascita con garze intinte nel bicarbonato destinate a detergere mucose e gengive.

L’igiene orale va incoraggiata fin dal primo dente da latte, anche con un uso autonomo dello spazzolini da parte del piccino, naturalmente sotto sorveglianza del genitore. Per quanto riguarda il filo interdentale nei bambini, questo è a carico del genitore fino a quando il cucciolo non abbia maturato una adeguata manualità. il filo interdentale va fatto utilizzare verso i 3 anni e mezzo 4 quando i bimbi hanno tutti i denti da latte.

Di grande aiuto per i genitori sono le pastiglie rivelatrici di placca contenenti sostanze coloranti disponibili in farmacia in grado di evidenziare i batteri presenti sui dentini.utilizzareds questa procedura di spazzolamento a casa piu divertente , piu motivante e piu efficace perche bisognerà togliere tutto il rosa dai denti

Il terzo fattore è il fluoro. Riguardo al dentifricio al fluoro, è necessario seguire le indicazione per età, la concentrazione di questa sostanza cambia e aumenta infatti di pari passo con lo sviluppo del bambino.

Il fluoro contenuto nel dentificio impedisce alla pellicola di batteri (detta placca) di riprodursi e di rendere acido lo smalto dei denti. La modalità di uso di fluoro è quella tocipa, ovvero attraverso il dentifricio, potete prendere in considerazione l’utilizzo di gocce, un modalità detta sistemicasolo in caso di gravi disabilità del figlio . La quantità del dentifricio da utilizzare è pari a un chicco di riso fino ai tre anni, poi fino ai sei quella di un pisello.

In alcuni casi, oltre al fluoro possono essere necessarie misure di prevenzione aggiuntive, sempre topiche come il gel al fluoro domiciliare e il collutorio (sempre al fluoro), è possibile applicare il primolo direttamente con lo spazzolino sui denti, ma solo una volta a settimana. il collutorio al fluoro si trova con quantità sempre adeguate all ‘ età del bambino.

Il quarto punto è rappresentato dalle sigillature, ovvero la procedura con cui si va a chiudere i solchi nei denti dei bambini. Il dente neoerotto ha uno smalto più poroso, questo trattamento è quindi più efficace nei due anni seguenti all’uscita del dentino. Le sigillature possono essere di grande aiuto anche nei casi di bambini portatori di apparecchio ortodontico, in quelli in trattamento di chemio e radio terapia e anche in caso di difetti nella qualità dello smalto.

Arriviamo al quinto punto, rappresentato dai test salivari. Al riguardo le indicazioni vengono date direttamente dal professionista che li effettua, sono importanti perché la saliva ha un effetto tampone, ovvero la capacità di riequilibrare il PH della bocca, che abbiamo detto i batteri rendono acido, attraverso questi test si deduce la qualità della saliva del piccolo ed è possibile valutare il suo effetto sul lungo periodo.

L’ultimo, ma altrettanto importante fondamento per igiene orale è rappresentato dalle visite di controllo periodiche.

Una prima visita e igiene orale va effettuata verso i tre anni / tre anni e mezzo. In base all età del piccolo si utilizzano diverse tecniche per una prima igiene orale, tra cui quella del “tell show do”, ovvero mostrare ai bambini il movimento da effettuare prima sulla sua manina e in seguito eseguirlo in bocca.

Queste visite e igieni rivestono un’importanza fondamentale, perché in questo ambito è valutato il rischio di carie sul bambino e di conseguenza viene valutata la frequenza dei controlli personalizzata.

Nel bambino minore di sei anni il rischio di carie è basso o medio se lui in questo periodo non ha mai avuto carie e non presenta fattori che lo predispongano in questo senso.
In questa fascia d’età il rischio è elevato se è stata riscontrata almeno una carie negli ultimi tre anni e ha più fattori che lo predispongono alla carie e ha un’esposizione al fluoro non sufficiente e ha una qualità della saliva bassa.

Dopo i sei anni invece il rischio è basso o medio se si è presentata solo una carie nei tre anni precedenti.

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